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La storia de La Cócla

Area verde facente parte del terreno sul quale furono costruiti dal regime fascista tra il 1925 ed il 1927 gli edifici adibiti a Brefotrofio Provinciale che iniziò la sua attività il 1° gennaio 1928, per ospitare i nati illegittimi della provincia di Forlì.
Dalla fine del 1943 i tedeschi lo destinarono a luogo di reclusione e tortura, a tale scopo alcuni locali del piano seminterrato vennero adibiti a celle per ospitare i prigionieri politici; poi in seguito alla liberazione di Roma il 4 giugno del 1944, nell’edificio che si affaccia su viale Salinatore fu trasferito un comando tedesco con a capo il capitano Karl Schutz, il quale sarà poi processato nel 1947 per la strage delle Fosse Ardeatine, ed un nucleo speciale di polizia politica per l’identificazione di ebrei ed antifascisti
Nel dopoguerra il complesso ha ripreso la sua funzione di brefotrofio fino agli anni ‘60, poi è stato sede di una scuola materna fino agli anni ’80.
L’Amministrazione Provinciale di Forlì, quando nel 1993 è stato istituito il Centro di Educazione Ambientale (CEA) che dal 1996 fa parte della rete di Centri promossa dalla Regione Emilia-Romagna, gli ha assegnato l’area verde ed alcuni locali come sede e ne ha affidato la gestione alle Guardie Ecologiche Volontarie di Forlì; successivamente il CEA assume la denominazione attuale: “la Cócla”, nome dialettale romagnolo del più piccolo visitatore alato del giardino: lo Scricciolo.
Nasce così il “giardino naturale”, un microcosmo verde nel quale si ricrea un ciclo di vita completo come in natura: le essenze tipiche della nostra area, le zone a prato ove crescono o si piantano arbusti e fiori selvatici nostrani attirano uccelli, farfalle, api ed altre piccole creature.
A seguito del progetto finalizzato a riportare l’area ad un aspetto sempre più naturale e indirizzato alla didattica viene creato lo Stagno attorniato da Tife ed altre piante acquatiche, quale esempio di ambiente umido; in breve tempo lo stagno ospita rane, libellule, coleotteri acquatici attirati da un ambiente a loro consono, da diversi anni viene a nidificare una coppia di Germani reali.
I frutti ed i semi di alberi e arbusti nativi attirano una numerosa avifauna: merli, verzellini, passeri, cince, pettirossi, scriccioli, nei nidi artificiali ha nidificato il picchio muratore. I fiori sono visitati assiduamente da molte farfalle tra le quali il bellissimo Podalirio, che predilige le specie arbustive e le Rosacee, la Vanessa del cardo, la Vanessa io, la Vanessa atalanta, la piccola e singolare Sfinge colibrì. Inoltre sono presenti scoiattoli, ricci e …. i gatti del vicinato.
Sono state realizzate aiuole dedicate alle piante officinali e officinali velenose, piante aromatiche e tintorie.
Infine c’è anche l’angolo del compostaggio con 4 compostiere dalle quali si ottiene il compost da utilizzare per la concimazione del giardino.
Dal 2004 è presente un percorso didattico con plance che illustrano i diversi abitanti di questa piccola e preziosa oasi naturale nel cuore della città.